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Sezione: DONNE
08 marzo 2009

8 MARZO - LE DONNE DELLA CGIL LEGGONO GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE LAVORATRICI.

Il Coordinamento donne Cgil ha una nuova responsabile, Fabiola Carletto, componente della Segreteria provinciale.

Con Marina Bergamin, segretaria generale e Lucia Basso, segretaria regionale, il Coordinamento donne ha affrontato il tema di come la crisi economica si stia riversando sulla vita delle donne e Fabiola Carletto ha sottolineato come questa crisi abbia conseguenza drammatiche in particolare sulle donne immigrate, obbligate in un numero crescente di casi a tornare nei paesi d'origine insieme ai loro figli.

La crisi occupazionale per le donne del tessile-abbigliamento, invece, dura da tempo. Chiara Bonato (filcem-filtea): il grosso espulsioni in questo settore era già avvenuto negli anni passati. Ora i problemi sono: come riqualificare queste lavoratrici che affollano le liste di mobilità, che prospettive di lavoro hanno, ci saranno solo contratti precari per loro?

Verena Reccardini e Gloria Berton (fiom): sottolineano il dramma familiare dell'essere in due in mobilità o in cassa integrazione, ammortizzatori del tutto inadeguati a coprire mutui, bollette, rette. Quanto gli ammortizzatori ci sono! - sottolineano - poichè nella piccola impresa non c'è quasi nulla.

Quasi nulla nemmeno per le assicurative. Barbara Malini (fisac) denuncia una crisi del settore vera, una di quelle che fa poco rumore e lascia a casa le lavoratrici individualmente; magari si approfitta della crisi per fare un pò di pulizia tra il personale scomodo...insomma, si cerca di risparmiare ancora un pò di più. Le licenziate non hanno mai l'indennità di mobilità, ma la sola disoccupazione per 8 mesi, e poi?

Alessandra Beatrice (flc) e Giulia Miglioranza (f.p.) sottolineano che i tagli della riforma Gelmini e i tagli nella pubblica amministrazione non solo riguarderanno in gran parte le lavoratrici, ma ricadranno sulle lavoratrici, in quanto utenti che avranno servizi sociali ridotti e discarsa qualità.

E infine il terziario. Anche in questo caso - dice Susanna Viviani (filcams) si tratta di donne 'invisibili', molto spesso lavoratrici immigrate, soprattutto nelle imprese di pulimento, con part-time molto ridotti che ora si riducono ancora di più. Così anche nelle mense, nel commercio, nel turismo...

Insomma dal Coordinamento donne viene l'allarme: bisogna vigliare molto più di prima perchè la crisi non significhi anche discriminazione. E denunciano il disastro dell'aver abolito la legge 188 sulle dimissioni certificate: con ciò le dimissioni in bianco sono tornate ad imperversare.

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