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Sezione: DONNE
08 marzo 2010

03 - CONGRESSO - AL CONGRESSO CGIL UNA TAVOLA ROTONDA PER L'OTTO MARZO - Presentazione del libro "Donne sull'orlo della crisi economica"

Uno spazio dedicato all'otto marzo, alla condizione della donna, alla parità di genere, è stato riservato nel congresso della CGIL vicentina. A condurre una tavola rotonda dal titolo "Donne sull'orlo della crisi economica" (dal titolo del libro di Monica D'Ascenzio e di Giada Vercelli che parafrasa il titolo di un famosissimo film di Almodovar) era la giornalista Chiara Roverotto del Giornale di Vicenza. Ospite l'autrice del libro e la segretaria regionale della CGIL, Lucia Basso, consigliera regionale di parità.
La segretaria provinciale della CGIL Fabiola Carletto ha introdotto il tema ricordando che il tasso di disoccupazione femminile in Italia è altissimo e il tasso di partecipazione femminile al lavoro è tra i più bassi a livello europeo: "siamo al di sotto di 10 punti rispetto al tasso previsto a Lisbona dall'UE del 60%". E ad aggravare la situazione sono i bassi salari, ma anche i tagli dei precari nella scuola che sono in gran parte donne.
"E dalla crisi - sottolinea Carletto - emerge che per le donne è sempre più difficile entrare nel mondo del lavoro o mantenere il posto di lavoro al rientro da una maternità".
La segretaria però è ottimista: "Da sempre noi donne abbiamo imparato a farcela da sole: a conciliare la gestione della casa, assieme al lavoro di cura e al nostro lavoro fuori casa. A volte è molto pesante, ma ce la facciamo".
Fabiola Carletto ha chiuso il suo intervento ricordando una frase della ex parlamentare Laura Pennacchi: "senza le donne e il lavoro di esse non si esce dalla crisi!"
L'autrice Monica D'Ascenzio, "provocata" dalla collega Roverotto ha spiegato quale voleva essere lo scopo del libro: "alternare la fotografia della situazione italiana con capitoli più manualistici ... E lavorando ci siamo resi conto di quanto sia importante dare degli strumenti per leggere la realtà anche all'interno della famiglia".
E così il libro raccoglie dati e iniziative e racconti della realtà italiana dove le donne gestiscono complessivamente 300 miliardi di euro l'anno per le spese della famiglia e avranno guadagni da lavoro per 250 miliardi (una bella fetta del PIL).
"Nel nostro Paese negli ultimi mesi - ha affermato D'Ascenzio - c'è stato un miglioramento dello 0,2 % dell'occupazione femminile. E per la prima volta in Europa la disoccupazione maschile ha superato quella femminile (9,7% contro 9,3%).
Alla domanda sulle misure venete per l'occupazione Lucia Basso, consigliera di parità, ha risposto che vi sono solo progetti finanziati con Fondi europei.
"Purtroppo l'occupazione femminile non è di qualità - ha sottolineato la consigliera Basso - , quella femminile è un'occupazione segregante. E tra le situazioni limite faccio notare che gran parte delle donne manager in veneto lasciano l'incarico al primo figlio". Per la segretaria regionale vanno trovate le modalità e gli strumenti con i quali le aziende possano attuare per riconoscere eventuali discriminazioni!"
"Il problema del Veneto - ha proseguito Lucia Basso - è che anche in Veneto l'occupazione femminile non è arrivata al 60% come era stato stabilito a Lisbona per il 2010".
La consigliera ha anche ricordato che è in corso un progetto per capire come stanno le donne nel momento in cui escono dal mondo del lavoro, vengono espulse, perfino rifiutate. Solo in provincia di Vicenza negli ultimi anni hanno perso il lavoro ben 28 mila donne del tessile-abbigliamento. "E per queste donne venete - ha sottolineato Lucia Basso - purtroppo temo per la (loro) salute".

"Il problema fondamentale del rapporto donna-denaro e donna-economia viene dalla famiglia e dall'educazione - afferma la giornalista Monica D'Ascenzio - . Secondo l'Istat oggi le bambine ricevono una paghetta più bassa e meno regolarmente dei maschietti". E questa usanza arriva ad essere un handicap bello e buono in età adulta. Infatti nel mondo del lavoro le donne fanno fatica a contrattare sul salario, sul part time ... "Per fare un esempio - ha raccontato la giornalista del Sole 24 Ore - tra due neolaureati (donna e uomo) la differenza in carriera è di 365mila euro per tutta la vita lavorativa! Perché gli uomini riescono a contrattare e a chiedere di più".
Per la consigliera regionale di parità per progredire c'è bisogno di accordi innovativi e azioni positive, che sono finanziabili dal Ministero della famiglia attraverso la la
legge 53 dell'8 marzo 2000 (anche se Giovanardi - ha ricordato Basso - gli ha bloccati da un anno).
Lucia Basso ha ancora una volta (repetita juvant) sottolineato come purtroppo le donne anche sul posto di lavoro tendono ad essere troppo servili e a volte sono vittime di molestie sessuali e anche di violenze vere e proprie. E queste cose vanno denunciate perché ancora oggi c'è troppa omertà!
Da segnalare che nel libro viene citato un nuovo indicatore, il BIL, ovvero l'indice di Benessere Interno Lordo, che è uguale a "tutto quello che le donne fanno per la famiglia e che non viene conteggiato-quantificato dal punto di vista economico!"

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