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Sezione: OVEST VICENTINO
12 novembre 2010

Quale sarà il futuro di Alte Montecchio?

Nel Veneto sono in avvio lavori per infrastrutture pari a 10.748 milioni di € (fonte Sole 24 ore - ott. 2010). Alcune di queste interesseranno pesantemente proprio il territorio di Alte e Montecchio. Basti pensare alla Pedemontana, un’opera a grande impatto ambientale e sul tessuto urbano su cui abbiamo già espresso la nostra contrarietà al tratto della valle dell’Agno (da Alte a Malo), oltre al raddoppio dell’autostrada A4 che, in pratica, comporterà il passaggio di 14 corsie in totale, a ridosso (e sopra) del centro abitato di Alte con conseguenze facilmente immaginabili. 

Accanto a queste bisogna poi aggiungere la TAV, il CIS (500.000 m2 cementificati) con annesso centro commerciale ed eventuali altri appetiti (l’appetito vien mangiando...il territorio) come l’ultima richiesta di una società privata controllata proprio dalla Soc. Autostrade BS-PD, di costruire un autoparco per TIR di oltre 100.000 m2. Richieste del genere saranno sempre più pressanti una volta realizzata la Pedemontana e il CIS: proprio perché lo consente (e prevede) il Piano Territoriale varato dalla Giunta Regionale un anno fa. Piano Territoriale Regionale su cui, assieme a tante associazioni del Veneto, abbiamo presentato osservazioni di merito. 

L’ovest vicentino si caratterizzerà così come un territorio di attraversamento di traffico di lunga percorrenza e di altri eventuali insediamenti collaterali, che nulla hanno a che vedere con i bisogni locali.  

Ma c’è consapevolezza da parte di chi ha responsabilità amministrative e di governo del territorio di quale sarà il volto futuro di questa zona e gli effetti sulla salute, sul consumo di suolo e sulla vivibilità? 

Nel frattempo sembra difficile spendere finalmente i circa 120 milioni già previsti per realizzare l’unica opera che serve veramente cioè la bretella e lo spostamento del casello di Alte. 

Il dirigente Chiari della società Autostrade ha inviato una lettera al comune di Montecchio per tranquillizzare rispetto ai tempi di realizzazione di queste opere da completare entro il 2016. Dubbi erano emersi anche a seguito di tempi non coincidenti rispetto a quanto dichiarato a giugno dal presidente della stessa società, nonché presidente della Provincia di Vicenza Schneck. 

C’è da fidarsi? Basta la lettera del dirigente? 

-         L’obbligo per la Società Autostrade di spostare il casello di Alte e costruire la bretella era già previsto nel 1996 in cambio della concessione senza gara per la gestione dell'Autostrada BS- PD. 

-         Dopo parecchio tempo finalmente, nel febbraio 2006, è stato sottoscritto in Regione il progetto definitivo con la presenza dei Comuni interessati, Anas, soc. Autostrade ecc... (tot 43 enti). Progetto che prevede la realizzazione delle opere sempre a carico della Soc. Autostrade. 

-         Nuovamente la società autostrade BS-PD chiede il prolungamento della concessione per finanziare l'opera e dare avvio ai lavori. 

-         Nel 2007 viene prolungata la concessione e l'avvio dei lavori era previsto per il gennaio 2009. 

Ora siamo ormai alla fine del 2010. 

La bretella e lo spostamento del casello sono opere non più rinviabili; la situazione è già di fatto insostenibile sia per i cittadini di Alte che per chi abita a Brendola o paesi limitrofi e deve attraversare Alte. 

Per questo è necessario che l’amministrazione di Montecchio insieme agli altri Comuni vicini si faccia promotrice di un incontro pubblico a Montecchio, alla presenza del presidente della Provincia e della Soc. Autostrade Schneck, e dei rappresentanti della Giunta Regionale, non solo sul tema specifico della bretella e del casello ma soprattutto sugli effetti che l’accumularsi delle varie opere (se realizzate) produrrà sul nostro territorio. Il tutto anche alla luce delle caratteristiche idrogeologiche proprio della zona di Montecchio-Brendola e dei possibili problemi che l’alluvione ha drammaticamente messo in evidenza, dovuti all’eccessiva cementificazione e alla distruzione di aree agricole.  

  

9 novembre 2010                                                                                   

CGIL Ovest vicentino 

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