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Sezione: WELFARE
29 dicembre 2010

A proposito di addizionale IRPEF - intervento di Gino Ferraresso responsabile dip. Stato sociale

L’anno scorso, in questo periodo, la Regione Veneto, approvava una manovra finanziaria “elettorale” che regalava ai “benestanti” 130 milioni di euro attraverso l’abolizione dell’addizionale Irpef “aggiuntiva” per i redditi sopra i 30 mila euro annui. 

Quella manovra fu approvata da Pdl e Lega e tra la gente passò l’idea che quella tassa sarebbe stata tolta a tutti. 

Oggi, da quello che leggiamo sui giornali, ci sembra di poter affermare che oltre al danno potrebbe arrivare anche la beffa. 

Non avendo coraggio di imporre nuovamente la stessa tassa (dai medesimi abolita) assistiamo ad un vergognoso scaricabarile su chi dovrà prendersi questa responsabilità. 

Il Governatore Zaia ci dice che se l’addizionale verrà di nuovo applicata sarà solo perché ci verrà imposta dallo Stato. In che maniera? Le Regioni che non rispettano il pareggio di bilancio sono costrette ad introdurre/aumentare l’addizionale Irpef! 

Non solo (e qui viene la beffa). 

L’Assessore al Bilancio Ciambetti ci fa sapere che con la reintroduzione di questa tassa “si volevano colpire solo i redditi medi” ma, che purtroppo, non sarà così. L’aumento, infatti, riguarderà tutti i redditi sopra gli 8.000 euro annui.  

Ma dove sta il federalismo? Dove sta la difesa delle classi più deboli? 

Purtroppo, se si avvereranno tutte le cose dette da Zaia e Ciambetti, la responsabilità sarà solo loro, perché:  

  • sino al 2009 l’addizionale irpef “aggiuntiva” (sopra i 30 milioni di euro) permetteva al bilancio della Regione Veneto di avere 130 milioni di euro in più da utilizzare, in particolare, per sanità ed assistenza; 

  • il bilancio regionale 2010 si dovrebbe chiudere con un disavanzo pesante (qualcuno parla di 1 miliardo di euro). La responsabilità di quel “buco” non può che ricadere su chi approvò la finanziaria del 2009 e che, nel tempo, ha continuato a rinviare gli interventi necessari per sanare quella situazione; 

  • il 2011 per i cittadini veneti sarà un anno di lacrime e sangue. Agli errori di chi ha amministrato ed amministra questa Regione si aggiungeranno i discutibili provvedimenti del Governo: il taglio di trasferimenti statali ammonterà a quasi 400 milioni di euro. 

In questa situazione le fasce che potrebbe essere più colpite sono proprio quelle più disagiate. Meno sanità, meno assistenza, meno servizi, meno aiuti economici, meno solidarietà. 

Per tutto questo un aumento indiscriminato dell’addizionale Irpef non è accettabile! 

A livello regionale, come in quello locale si utilizzi in maniera diffusa e progressiva lo strumento dell’Isee per garantire l’effettiva applicazione dell’articolo 53 della Costituzione (“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”).  

Non è forse la soluzione a tutti i mali ma perlomeno potremmo raggiungere l’obiettivo, in un mondo di “furbi”, di distribuire il carico fiscale in maniera più equa.  

 

Vicenza 28.12.2010 

 

Gino Ferraresso 

CoordinatoreDipartimento Stato Sociale  

Cgil di Vicenza 

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