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Sezione: IMMIGRAZIONE
01 marzo 2013

"L'ombra dietro il prezzo" - CGIL, FILLEA e FLAI: "Basta col caporalato e il lavoro nero" - La campagna del Dipartimento Migranti della Cgil coi sindacati dei muratori e dei braccianti agricoli

“L'ombra dietro il prezzo”. Non poteva essere più significativo il titolo dell'incontro organizzato dal Dipartimento migranti della Cgil di Vicenza, con Fillea (lavoratori dell’edilizia) e Flai (lavoratori in agricoltura), per parlare di caporalato e lavoro nero, piaghe dalle quali anche il Vicentino e il Veneto non sono esenti. A sottolinearlo sono stati tutti i partecipanti: Walter Schiavella, segretario nazionale Fillea, Jean René Bilongo, segretario nazionale Flai, Fabiola Carletto, della segreteria CGIL di Vicenza, Emmanuel Maffi, di FLAI e del Dipartimento Migranti provinciale, coordinati da Davide Dal Pra anche lui del Dipartimento Migranti.
“L'ombra a cui fa riferimento il titolo – spiega Fabiola Carletto – rappresenta il lavoratore: una risorsa nella maggior parte dei casi giovane, immigrata, invisibile, malpagata, ricattata, priva di diritti e tutele e vittima di caporalati senza scrupoli. Un mondo illegale, questo, che non si può più ignorare. I passi avanti che sono stati fatti finora sono ancora pochi. Tra questi non dobbiamo dimenticare il riconoscimento del caporalato come reato penale”. 
Il caporalato ha messo radici in vari settori, nell'edilizia e nell'agricoltura in particolare. “La situazione sotto questo profilo è preoccupante – afferma Walter Schiavella della categoria degli edili -. A seguito della crisi congiunturale del Paese e di politiche inadeguate, anche da parte delle imprese che non hanno saputo reinvestire, c'è stata una riesplosione dell'illegalità e dell'irregolarità. Sono aumentati il lavoro nero, i fenomeni di elusione ed evasione fiscale, la corruzione, il caporalato. E tutto ciò è anche la porta d'accesso alla criminalità organizzata”.
Parla di uno sfruttamento spinto dei lavoratori immigrati in agricoltura Jean René Bilongo, che chiarisce subito quali sono le iniziative adottate da Flai, e condivise da Fillea, per contrastare il caporalato. La prima si chiama “sindacato di strada”. “Andiamo nei paesi dove il caporale sceglie i propri lavoratori per fargli capire che il sindacato è lì che vigila - commenta il segretario -. La seconda iniziativa l'abbiamo definita 'Invisibili delle campagne di raccolta' e si pone l'obiettivo di dare assistenza ai lavoratori. Infine abbiamo presentato a Roma delle proposte per un nuovo mercato del lavoro in agricoltura”. 
Pone l'accento sulla difesa del lavoro anche Emmanuel Maffi perché, dichiara, “bisogna liberare i diritti di questi lavoratori, che sono delle persone, e puntare alla legalità. Ma serve il dialogo. E ricordiamo – conclude – che il caporalato esiste anche in una terra come la nostra che è industrializzata”.
Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil provinciale, ha concluso gli interventi ricordando un'altra campagna volta a favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori, ovvero “Io riattivo il lavoro”.

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