POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

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Sezione: POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO
27 novembre 2007

CGIL-CISL-UIL: FIRMATO PROTOCOLLO CON API, CNA, CONFAGRICOLTURA E CONFCOOP SU AZIONI POSITIVE TEMPI VITA-LAVORO - DOCUMENTI ALLEGATI

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Ieri (26 settembre) è stato firmato un importante accordo in sede Apindustria: per la prima volta a Vicenza CGIL CISL UIL, Apindustria, Cna, Confagricoltura e Confcooperative convengono sulla necessità di promuovere Azioni positive nelle aziende, volte alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per uomini e donne.
Il riferimento è la Legge 53 del 2000, la quale prevede la messa a disposizione di forti somme (40 milioni di euro per il 2007, solo parzialmente impiegati) a favore delle imprese che facciano progetti condivisi con il Sindacato, indirizzati a rispondere alle esigenze di cura di bambini, anziani e portatori di handicap che provengono dai propri dipendenti.

Si tratta di un accordo 'politico' che ora deve tradursi in progetti veri e propri, a firma delle singole aziende, delle RSU e delle Organizzazioni sindacali.

Propedeutici alla stesura dei progetti, sanno un convegno di illustrazione delle potenzialità della Legge 53 e dei protocolli firmati e un corso di formazione per le parti sociali firmatarie dell'accordo per 'imparare' a fare azioni positive.

Alla stesura del Protocollo ha dato un contributo determinante la Consigliera di parità regionale Lucia Basso che metterà a disposizione i fondi per la formazione.

Un secondo protocollo prevede una stretta collaborazione delle parti firmatarie con la Consigliera di parità di Vicenza e con due Assessorati della Provincia (lavoro e formazione, pari opportunità).

Si tratta di un atto politico significativo, che non deve fermarsi sulla carta. Con progetti di questo tipo dovremo rispondere al forte disagio che viene dalle nostre lavoratrici nei luoghi di lavoro e che si traduce in un inadeguato tasso di occupazione femminile, in abbandono (voluto o, più spesso, forzato) del lavoro in occasione della maternità, in un tasso di natalità che è tra i più bassi del mondo. Ovviamente i progetti possono riguardare donne e uomini.

La palla ora passa ad aziende, RSU e OO.SS., perchè è a loro che spetta il compito di individuare i bisogni, fare progetti, richiedere i finanziamenti pubblici.

Marina Bergamin Segreteria CGIL Vicenza

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